Creatori di un gioco… creato dai giocatori (ovvero Doveri e poteri dei gdr)

1 novembre 2014 Luca Scelza

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“Indossare la maschera del giocatore e nello stesso tempo inventare che faccia dare al dado che lanci, questo significa essere creatore di un gioco di ruolo”, ci racconta un sorridente Monte Cook, ospite del Lucca Comics and Games 2014, game designer – istituzione del mondo dei gdr. “Portare qui il mio prodotto, condividerlo con giocatori esperti o alle prime armi e sedermi accanto a loro, riassume l’essenza del mio lavoro e di eventi come questo”.
Sondare cosa frulla nella testa di un creatore di giochi di ruolo, è come scomporre, pagina dopo pagina, meccanica su meccanica, un intero universo, e comprendere come è fatto un mondo, di gioco, di passione, e di individualità. Sedersi su uno scranno divino, e inventare un mondo vincente, da inscatolare e vendere al pubblico, non è frutto del potere di un sapiente, quanto di un abile giocatore, che sa cosa desiderano i suoi pari, ma sa anche quanto di suo, ha bisogno quel gioco lì.
Il Lucca Comics & Games rappresenta anche in questa edizione una tappa importante per il mondo dei giochi di ruolo, dove la loro essenza si muove guizzante, tra le mura della città, e nei sacchetti di dadi, pronti a rotolare, e a designare successi o fallimenti critici.
“Nella creazione di un gioco di ruolo, è fondamentale unire il processo creativo e le meccaniche di innovazione al feedback del pubblico.” – spiega Jeremy Crawford, lead designer della nuova edizione di Dungeons and Dragons, ospite della fiera – “I gusti e i desideri dei giocatori, sono stati sondati ed inseriti nella creazione dei nuovi manuali che vedete”. L’alchimia ben oliata negli anni di draghi e chierici, si è costruita, e continua ad esserlo, sul pubblico, snodo centrale di un prodotto creato da giocatori, per giocatori.
Dopo un navigato e sognante Monte Cook, ed il preciso e ambizioso Jeremy Crawford, bastano le parole di Frank Mentzer, game designer Guest of Honor 2014, a chiudere il cerchio del nostro fil rouge.
“Il mio lavoro per Dungeons and Dragons è stato fondamentale per me, e dopo anni di giocate nei panni del Dungeon Master, ho capito che i giochi di ruolo hanno regole e meccaniche, ma quello che li fa funzionare è la capacità intrinseca di ogni giocatore, di immaginare e divertirsi.”

di Luca Scelza