Il viaggio immaginato, il viaggio immaginario

30 ottobre 2015 Fabrizio Salvetti

fantasia

Se la fantasia è qualcosa che bagna l’anima di ogni essere vivente, il viaggio è forse uno dei suoi principali mezzi di trasporto. Per questo motivo già immaginare è viaggiare. Perché è fantasia.
Ci sono persone che con la fantasia lavorano, come fumettisti e architetti di giochi, ci sono gli artisti e ci sono anche due figure che ormai fanno parte della vita di milioni di italiani; persone che riescono a scatenare la fantasia degli altri.

Oggi abbiamo tentato un esperimento a suo modo fantasioso, abbiamo invertito i ruoli per chiedere a questi due personaggi di parlare in libertà e farci partecipi della loro fantasia. Fantasia è anche – forse soprattutto – immaginazione. Proprio dalle immagini siamo partiti, abbiamo chiesto a Sara Zambotti e Massimo Cirri, conduttori di Caterpillar (oggi in onda da Lucca), quali immagini avessero in testa, come si prefigurassero questo evento durante il viaggio di arrivo. Ecco cosa hanno risposto:
Cirri: “Ciò che avevo in testa prima di arrivare e ciò che ho visto una volta sbarcato a Lucca sono immagini sorprendentemente coincidenti. Avevo in testa una cittadina in implosione per la folla e ho trovato un centro storico ripieno come un involtino primavera”.
Zambotti: “Tutto ciò che pensavo è stato spazzato via appena parcheggiata la macchina: sono rimasta sorpresa dalla figura di un cecchino appostato dietro a un bidone della spazzatura, poi ne sono arrivati altri 15. Appena mi son ripresa ho sorriso: era un gioco di bambini. Poi la meraviglia dei travestimenti…”
Cirri: “È un peccato che questa sia una festa che si tiene solo per pochi giorni all’anno. Sarebbe meglio travestirsi sempre e mettersi in camicia solo per 4, 5 giorni”.

Abbiamo quindi chiesto se c’è un viaggio immaginato (o immaginario) che l’uno e l’altra debbono ancora fare e che forse (o forse no) un giorno faranno.
Cirri: “Nella mia fantasia di bambino il luogo immaginario di viaggio era proprio Lucca. Mio papà era toscano e non aveva viaggiato molto ma raccontava che i lucchesi sapevano viaggiare, anzi, si narrava che una volta arrivato in America, Cristoforo Colombo avesse trovato un lucchese che viveva là da anni”.
Zambotti: “È strano ma anche per me qui a Lucca c’è il mio viaggio immaginario. Non ho mai avuto riferimenti geografici ma ho sempre immaginato il doppio, la maschera, quello che ho trovato oggi condiviso da migliaia di persone”.

Abbiamo infine chiesto se ci fosse un supereroe in grado di far viaggiare la loro fantasia.
Cirri: “SuperMarino, l’eroe che si dimette e poi si rimette!”
Zambotti: “Mi affascinano le macchine del tempo e tutti gli eroi che ci girano attorno”.

Semplici, schietti, cordiali e sorridenti. Anche da parte di chi scrive c’era un immaginario relativo ai conduttori di Caterpillar, c’era anche qualche timore, timore che con una stretta di mano è stato spazzato via. I timori a volte sono semplicemente viaggi della fantasia.

di Fabrizio Salvetti