Elogio dell’impallinato
Nella mia vita ho spesso tentato di diventare un’impallinata, ma non sono mai riuscita.
Ho tentato di impallinarmi delle figurine di Kiss me Licia, di quelle di Giorgie. Sono passata alle barbie ai robot ai puffi agli snorkies. Ho finto di essere un’impallinata dei miei minipony colorati e dei robot che si trasformano.
Nella preadolescenza ho cercato di impallinarmi per lo skateboard, la ginnastica ritmica, a 12 anni al mercato del sabato ho comprato una cassetta taroccata di Jovanotti… mi sono impallinata, ma solo fino all’uscita del singolo La mia moto, io non ho mai guidato nemmeno un cinquantino… come facevo?!?
Mi sono impallinata per i Nomadi i Timoria i Depeche Mode i Rem Battiato Bennato i Pearl Jam i Gazosa, poi però ero così plurimpallinata che ho cominciato a confondermi e a cantare wwwmipiacitu al concerto di Bon Jovi… Ero sulla buona strada nell’impallinamento da prosecco, ma poi ho assaggiato il gin tonic e …
Ho tanto desiderato impallinarmi…. gli impallinati hanno delle certezze nella vita, gli impallinati si impallinano a vicenda e hanno un sacco di amici, fanno parte di un gruppo con una gerarchia chiara e inviolabile (sopra sta l’impallinato ho tutto so tutto poi quello medio e infine il giovane impallinato), non si sentono mai veramente soli, mai davvero persi, gli impallinati non hanno bisogno di credere ad Adamo ed Eva loro credono al loro pallino, ci dicono le preghierine, ci mandano le letterine. Gli impallinati sono simpatici, a volte si vestono strano e la gente sorride.
L’impallinato di Gipi sedendosi vicino a lui ha emesso una luce che nemmeno i santini di Padre Pio
Quindi cari impallinati, mi rivolgo a voi, che oggi state passeggiando vestiti da Gollum Tex e Morgana insegnateci l’arte dell’impallinamento perpetuo per non trovarci mai più come spallinati e disillusi giocolieri della vita a mani vuote e con tutte le palline ai piedi… Amen.
Di Marta Zoboli – Caterpillar – Radio 2