Fuori dal coro, al centro di tutto
Il sole splende oggi su Lucca.
Secondo giorno e le strade si riempiono…più di ieri, meno di domani.
È il momento del secondo atto e si va in crescendo.
O, forse, si sta solo riunendo la famiglia.
I posti sono già predisposti e si aspettano i “ritardatari”.
Decine di migliaia di “unicità” stanno confluendo a Lucca o invadono le sue strade.
Unicità perché ogni visitatore porta con sé una storia, una passione, un motivo che l’ha spinto ad intraprende questo viaggio.
Per abbracciare amici.
Per aprire un portfolio e farlo visionare come sta accadendo in Area Pro.
Per sedersi ad un banco, ad un tavolo e appoggiare la penna sul foglio e creare.
Per sfogliare pagine e pagine, rovistare tra pile di fumetti e albi illustrati.
Per lanciare dadi, interpretare personaggi, evocare mondi solo con le parole.
Per avere quella dedica attesa da anni e magari riuscire a sussurrare – nell’emozione del momento – un “grazie” all’autore.
Per (provare a) fare tutte quelle cose che questo Festival offre.
C’è chi intraprende questo viaggio per la prima volta e non sa quale sia esattamente la sua meta in questo mondo e so che dopo oggi, ieri, domani o domenica, non vorrà più staccarsi da qui.
E c’è chi cammina, sorride e si ferma a guardare le strade piene fino all’orlo di un lento, pacifico e allegro esercito invasore.
C’è chi ha ricordi ad ogni angolo di tante “Lucca” passate e sa che ogni singolo posto della città è stato meta di viaggi impensabili e lo sarà ancora per una vita intera.
Sempre con lo stesso buonumore e bisogno di vedere, vivere, assorbire emozioni e colori.
A bordo strada vi vedo passare: fuori dal coro mentre le strade si riempiono e si svuotano e si riempiono nuovamente.
Ma sono esattamente al centro di tutto perché la meta del vostro viaggio coincide con la mia e l’avventura che iniziamo (e non finiamo) ogni anno, è una delle più intense ed emotive che ci possa capitare.
di Teo Benedetti