Il tempo è sempre il problema

29 ottobre 2015 Teo Benedetti

japan

Finalmente è giunto il grande momento: stamattina è iniziato Lucca Comics & Games!
E io ho fatto la doccia.
Non a casa.
Fuori, in strada, mentre andavo verso il centro.
Ha piovuto esattamente nel tratto in cui non potevo trovare riparo.
Mentre stavo andando a prendere il braccialetto.
È una storia che immagino conoscano in tanti.
Poi quando sono riuscito ad infilarmi in un padiglione, ha smesso di piovere e il calore umano mi ha asciugato.
Più o meno.
Alla fine, si sa: è sempre un problema di tempo, da queste parti.
La regola vuole che non esca mai la domanda “che tempo farà?”.
Ma anche se piove, l’acqua non lava via i sorrisi.
“Tanto smette” (no, non citerò quella famosa frase di quel famoso film tratto da quel famoso fumetto underground…anche se c’è l’autore a venti metri da me in questo momento).
Il sole, puntuale, è spuntato a mezzogiorno – o giù di lì – ed è iniziato il nuovo dibattito sul “tempo”.
Tempo di vedere, tempo di salutare, tempo di fare (beh per quello c’è sempre tempo).
Però c’è tempo: è il primo giorno d’altronde.
E sta volando via velocissimo.
Troppo.
Guardo la lista delle cose da fare e da visitare e mi accorgo che a malapena ho spuntato la prima voce.
Per non parlare di tutte le persone che ho incrociato, perso, a cui ho dato appuntamento e che forse – se va bene – riuscirò a vedere prima di domenica sera.
Ma domenica sera è lontana, c’è ancora tempo per tutto.
E magari c’è tempo per sperare che questo giorno non finisca, che il sole non cali sui sorrisi che vedo in strada, sugli occhi che scrutano mappe e programmi: la città è la stessa ma le novità da queste parti, sinceramente, sono tante.

Il pensiero, poi, è sempre lo stesso: quando tutto inizia, vorresti che non finisse.
Pensi alla famosa proposta del “fatelo durare una settimana magari dieci giorni…un mese”.
Ma le cose belle passano e non ti lasciano il tempo di esser capite fino a fondo.
Mille volte potrei visitare i padiglioni e ci sarebbe ancora un angolo che non ho visto, una persona con cui non ho parlato, una storia che non ho raccolto e che sta aspettando me.

Ogni volta che arriva Lucca, un pezzo del mosaico di questo mondo va al suo posto e lì rimane.
Rimane un ricordo, rimane una sensazione, rimane un evento che non ha pari in tutto il globo.
Ma oggi è solo il primo giorno e, assieme alle storie là fuori, ci sono tanti pezzi da raccogliere per il mio mosaico personale.

Ci sono ancora tre giorni, c’è ancora tempo…

di Teo Benedetti