KOSUPURE! (= Cosplay!)
Cosplay, dall’inglese costume player, in giapponeseコスプレ (kosupure).
Spesso hanno il viso coperto ma non chiamatele maschere, indossano costumi ma non osate definirli travestimenti.
Sono i cosplayer, quel colorato popolo che si riversa per le strade di Lucca invadendo letteralmente la città per quattro giorni l’anno.
Non si sa bene come sia nato questo fenomeno, c’è chi dice alla fine degli anni settanta, chi sostiene che la nascita ufficiale si possa ricondurre ad un fatto di cronaca del 1995, quando un gruppo di ragazzi nella città di Tokyo indossò i costumi ispirati a personaggi della serie Neon Genesis Evangelion e la stampa li definì dei “costume player”, c’è poi chi ipotizza che le maschere italiane della Commedia dell’Arte siano dei cosplayer ante litteram.
Fatto sta che quello che sembrava un semplice fenomeno di nicchia è diventato vero e proprio fenomeno di costume che affascina e influenza più generazioni.
Ma cos’è un cosplayer?
Un cosplayer è una persona che coltiva la passione di impersonare personaggi ben definiti, siano essi umani o animali appartenenti al mondo musicale, fumettistico, al cinema, al mondo dei videogames mentre se indossa solo la maschera del suo eroe e una calzamaglia integrale è detto kigurumi, fatto sta che non è un semplice travestimento carnevalesco, il cosplayer impersona il suo mito, studia i suoi movimenti, lo interpreta e lo fa suo.
Far rivivere il personaggio in tutto e per tutto, questo è lo scopo di un cosplayer.
La gente li guarda, i più timidi fanno finta di nulla e guardano davanti, alcuni ridacchiano, i più coraggiosi li avvicinano e chiedono cosa siano, chi li conosce fa l’unica cosa necessaria, fotografarli.
La prima volta che si vede un cosplay si rimane un poco perplessi, si mischiano nella folla, come macchie di colore in una tela neutra o un prato fiorito a primavera, in certi momenti non sono nemmeno riconoscibili, poi magari ti accorgi che la persona a fianco a te al bar ha la coda e la ignori e fingi di non far caso alle piccole corna che spuntano dai capelli di quella simpatica ragazza tutta verde che ti chiede dove è la stazione.
La città di Lucca è abituata ai cosplayer, è sufficiente chiedere ad una barista se conosce il fenomeno che subito risponde “I cosplay?! Ah i tizi del comics! Che belli che sono”.
In effetti Lucca Comics & Games è legata a doppio filo a questo fenomeno, i cosplayer vengono a Lucca per godersi la loro passione e una manifestazione internazionale, i lucchesi invece non vedono l’ora che arrivi Lucca Comics & Games per godersi i cosplayer, perchè se è vero che questa manifestazione (che altro non è se non un caleidoscopio di colori e passioni) possiede molteplici anime, sicuramente una di queste è il cosplay, e una cosa certamente è assoluta verità: i cosplayer sono belli.
di Igor Mario Medved