Le donne si mostrano
La vanità è femmina, dicono, e niente sembrerebbe più azzeccato durante Lucca Comics & Games girando per le strade della città si vedono frotte di donzelle in abiti succinti e truccate come Moira Orfei.
E’ innegabile, infatti, che la maggior parte delle persone che pensa alle ragazze che partecipano alla manifestazione, le associ a protagoniste dei videogames o dei fumetti, immaginando di trovare una Chun Lee o una Lara Croft ad ogni angolo, e difatti le loro aspettative non vanno mai deluse considerata la quantità di Lamù in carne e ossa che vagano per le strade della città.
Per i veri appassionati delle protagoniste femminili poi, non mancano mai donne fumetto a disposizione per essere ammirate nelle varie mostre: femme fatale del calibro di Eva Kant, vere eroine come Wonder Woman, donne che tutti vorrebbero conoscere come la sensuale Valentina e possiamo forse dimenticare la gallina Marta, compagna di Lupo Alberto?
E se è vero che la prima cosa che viene in mente pensando a vanità e manifestazione sono quindi le cosplayer gioia della fauna maschile, peraltro non meno vanitosa, è altrettanto vero che meritano di essere prese in considerazione anche altre ragazze, che piene di orgoglio si vedono messe in mostra in tutt’altra maniera.
Pensiamo infatti alle donne che in occasione di Lucca Comics & Games vedono esposte non tanto se stesse in quanti tali, ma come autrici di opere di vario genere.
Prendiamo Rutu Modan, fumettista israeliana, considerata una delle migliori autrici della scena comics che, attraverso la sua storia personale, ci narra la situazione israeliana con tutte le sue difficoltà e, allo stesso tempo, le sue meraviglie.
O ancora Carlotta Parisi, giovane artista toscana che ha fatto del suo amore per la cartapesta il fulcro del suo lavoro e della sua vita. Qui a Lucca mette in evidenza alcuni dei suoi lavori più riusciti, forme a tutto tondo, nel vero senso della parola, in un certo senso morbide e confortevoli.
Ognuna di loro, in maniera più o meno esplicita, mette in mostra una parte di sé e forse anche non volendo, ci trascina nel suo mondo più intimo e personale, regalandoci una piccola parte della propria vita.
Benvenga, quindi, la vanità femminile che ci permette di godere di tutte quelle lievi sfumature che potremmo non cogliere, accecati da altri abbaglianti colori ed esibizioni. Lasciamo da parte per un attimo l’apparire puro e semplice e concentriamoci su altro: le signore sono in mostra.
di Chiara Menicucci