La bédé, che festa a Bruxelles!
Su invito dell’Istituto Italiano di Cultura, Lucca Comics & Games ha rappresentato l’Italia alla Fête de la BD di Bruxelles. Si tratta di una manifestazione molto giovane, nata nel 2010 e giunta appena alla sua sesta edizione. Sembra un po’ paradossale che Bruxelles, una delle indiscusse capitali mondali del fumetto, non avesse fino a pochi anni fa una sua manifestazione. Non che sia obbligatorio, anche perché, nell’attuale proliferazione di festival che spuntano come funghi un po’ in tutto il mondo (Italia inclusa), manifestazioni in apparenza simili hanno in realtà ruoli, funzioni e obiettivi molto diversi. Quella di Bruxelles, a ingresso gratuito e accompagnata da eventi spettacolari come la sfilata dei palloni aerostatici e il rally storico ispirato a TinTin, è a ingresso libero, si svolge in un parco cittadino e si rivolge a un pubblico in gran parte generalista, fatto di famiglie, bambini, curiosi e appassionati non dei più hard. È una scelta azzeccata.
Consapevoli del contesto, siamo andati con una piccola mostra dedicata al fumetto umoristico italiano e con tre autori, che dovevano performare dal vivo in una variante delle classiche Comic Battle. Quello che non ci aspettavamo è il grandissimo calore con cui ci ha accolto la comunità italiana che vive a Bruxelles, numerosissima sia per ragioni storiche (l’emigrazione italiana in Belgio è stata massiccia nel dopoguerra) sia per l’attuale viavai di stranieri che gravita attorno alle istituzioni europee. In particolare la domenica, Giuseppe Palumbo, Sio e Riccardo Pieruccini sono stati presi d’assalto dai fan come capita solo nelle fiere italiane. Col senno di poi, una tale comunità italiana avrebbe giustificato la presentazione di libri in vendita nella nostra lingua, che invece in questa prima uscita avevamo escluso, supponendo di giocare più fuori casa di quel che poi è stato. Sarà per la prossima volta.
Resta poi la domanda di fondo sul perché andiamo, e con questo torno alla riflessione sulla funzione delle manifestazioni. Perché Lucca Comics vuole essere una manifestazione di servizio, utile, per quel che può, all’intero sistema fumetto in tutte le sue articolazioni. La promozione del fumetto italiano, anche all’estero, è dunque una delle mission del festival. E andiamo anche, più banalmente, perché cogliere queste opportunità genera altre opportunità, in un circolo virtuoso che ci piace cavalcare.