Il viaggio dell’eroe
Sì, viaggiare, cercando (a volte) le buche più dure.
Il viaggio, tema di quest’anno, è qualcosa che va oltre il movimento fisico, è movimento interiore, moto a luogo dell’anima. Il viaggio è immaginazione, fantasia, illusione, dura realtà ma forse – e soprattutto – figura archetipica. Viaggiare è normale ma può diventare eroico se non si evitano le buche più dure, può diventare epico, storia da raccontare.
Eroi sono i cinque ragazzi di Montecatini trovati in pizzeria: “Abbiamo deciso di venire esattamente 12 mesi fa… forse 12 anni fa”, che con 40 minuti di coda al casello di primissimo mattino potranno avere un incipit epico per il racconto del proprio viaggio. Eroi sono quei genitori, sempre più numerosi, che portano i loro figli disabili a Lucca Comics & Games, come la madre incontrata davanti al padiglione Comics: “Perché il divertimento è di tutti!”. Eroe quel professore di disegno di Viareggio che ha condotto la prima media in gita a conoscere i maestri del fumetto e per rendere indimenticabile (e ancor più epico) il viaggio, ha portato la scolaresca a fare scherzi in giro per tutta la città. Eroi quei militari che hanno guidato un mezzo anfibio a 6 ruote motrici da Grosseto a Lucca per far presenza in fiera: “Un viaggio non proprio comodo ma ce l’abbiamo fatta in poco più di 2 ore”.
Il viaggio più eroico di questo giorno però l’ha fatto un bambino, arrivato a Lucca insieme al suo giovane papà: “Siamo venuti con una macchina a banane”. Ecco, quello sguardo poetico, incantato, fantasioso, è la sintesi ideale di questo evento, viaggio eroico nella più sublime fantasia, viaggio che è oltre la concretezza fisica ed è soprattutto avventura epica da raccontare, desiderio talmente forte da rendere plausibile alimentare le automobili a banane.
Sì, viaggiare.
di Fabrizio Salvetti