Marina Sirtis a Lucca Comics & Games 2016.
Il cinquantenario di Lucca Comics & Games coincide con il mezzo secolo di vita della saga di Star Trek e per festeggiare la coincidenza dei due anniversari giunge nella cittadina Toscana Marina Sirtis, interprete del Consigliere Deanna Troi in Star Trek The Next Generation (nota anche con l’acronimo TNG).
Attrice britannica di origine Greca, la Sirtis, come gran parte del cast di TNG, proviene dal mondo del teatro e dei grandi classici della letteratura, un mondo avulso dal successo planetario di Star Trek ma fondato sulle stesse basi, ad esempio, delle opere di Jane Austin: storie di formazione e crescita individuale o collettiva ottenuta attraverso l’interazione sociale.
Molti degli attori chiamati nel 1987 a rinnovare il mito dell’astronave Enterprise non avevano mai visto la serie originale e al momento di firmare i contratti non credevano lo show sarebbe sopravvissuto più di una stagione.
Nonostante questo stato di precarietà, il cast si dimostrò accogliente e cordiale nei confronti della Sirtis, aiutandola ad ambientarsi nel difficile passaggio tra la piccola Inghilterra e la vastità degli USA anche a livello lavorativo.
Era difficile all’epoca per un’attrice teatrale, nella ristretta concezione americana della recitazione, varcare la soglia del palcoscenico passando al piccolo schermo, così com’era poco lo spazio di discussione con autori e produttori dello show, tutti elementi che le resero più difficile sentirsi a casa negli States.
Tuttavia l’atmosfera sul set era molto rilassata e colloquiale e per lei aver partecipato alla serie è oggi un onore, vista l’importanza e l’accezione sociale di TNG voluta da Roddenberry, che preferiva concentrarsi sul messaggio culturale e solidale rispetto al dipanarsi di trame orizzontali.
Una concezione andata perduta con la nuova trilogia di cui apprezza lo sforzo produttivo che contribuisce comunque a tenere vivo il franchise, sebbene questo si sia ormai allontanato definitivamente dalla concezione originaria di Roddenberry.
Proprio nella visione originaria del creatore, le donne avrebbero dovuto raggiungere una quasi parità di genere con gli uomini e ben prima di arrivare al primo capitano Donna, la Janeway di Star Trek: Voyager, già TNG compì dei grandi passi avanti rispetto alla serie originaria, passando da una donna di colore sul ponte di comando a due personaggi femminili inseriti in ruoli chiave.
Purtroppo però gli sceneggiatori erano uomini americani e sia lei che la McFadden avevano poco spazio di discussione per far crescere i propri personaggi che, nonostante la caratterizzazione forte per il periodo, rivestono comunque i ruoli materni della psicologa e della dottoressa.
Nonostante tutte le limitazioni del caso, lei ha cercato di sviluppare in maniera credibile il proprio personaggio garantendole una crescita che attraversa l’intera serie, comprese le apparizioni in Voyager ed Enterpris,e arrivando a dar vita ad una polemica sulla partecipazione della Sirtis e di Jonathan Frakes proprio all’episodio conclusivo dell’ultima serie nel 2005.
Marina Sirtis comprende i sentimenti negativi del cast rispetto alla struttura stessa dell’episodio in questione, inteso come una puntata di TNG di cui Troi e Riker sono i protagonisti, relegando in secondo piano il cast titolare della serie. Tuttavia lei è molto felice di avervi preso parte perché sente, in questo modo, di essere stata partecipe di un’epoca televisiva trovandosi sull’Enterprise D nel primo ciak di TNG e nell’ultimo di Enterprise, chiudendo idealmente il ciclo narrativo del rilancio di Star Trek.
La Sirtis ha chiuso l’incontro ribadendo, come molti altri ospiti internazionali, il fascino di Lucca Comics & Games, ringraziando pubblicamente gli addetti ai lavori e gli organizzatori della manifestazione per l’immane sforzo produttivo che affrontano per dare vita ad una manifestazione unica nel mondo.